Giovanni Bai

Giovanni Bai è sociologo, artista e agitatore culturale. Nel 1990 ha fondato l’associazione culturale Museo Teo, “museo senza sede e senza opere”, che dal 1991 pubblica la rivista Museo Teo Art Fanzine, di cui è direttore. Nella sua produzione artistica utilizza le tecnologie videofotografiche e informatiche, senza lasciarsi dominare da questi mezzi ma cercando di scoprirne le anomale potenzialità creative per realizzare video e immagini fisse. La tecnica che ha messo a punto negli ultimi trent’anni, chiamata videopittura, si è via via modificata in conseguenza della evoluzione delle tecnologie, facendole interagire per trasformare immagini altrimenti effimere. Sfruttando le interferenze e le loro amplificazioni per alterare l’immagine reale, oppure gli effetti di rifrazione per creare immagini completamente nuove, o usando la luce come informazione pura, che permette di immaginare tutte le realtà possibili, vuole sottolineare il complesso rapporto tra naturale e artificiale, partendo dalla complessità che si manifesta nella forma della cultura e nello scambio simbolico. Tra i collaboratori del progetto Museo Teo, in qualità di artista e organizzatrice di mostre ed eventi artistici, vi è Carolina Gozzini che lavora come libera professionista occupandosi di progettazione, ristrutturazione e design, collaborando anche con BravaCasa, Il Nuovo Cantiere e altre case editrici. Fonda nel 1979 il circolo Arci Laboratorio Danza e nel 1981 il Folk Club Gabalo organizzando corsi, spettacoli e concerti, tra cui la rassegna Milano d’Estate alla Cascina Monluè. Segue la formazione in psicologia somatica e autoregolazione bionergetica, consegue il master presso IPSO, Istituto di Psicologia Somatica e nel 2004 si diploma counselor somatorelazionale. Nel suo lavoro gli strumenti, le modalità creative, i materiali utilizzati sono di volta in volta suggeriti da ciò che la vita propone: dai materiali riciclati alla performance danzata, dal cibo alla parola, dalla creazione di oggetti alla fotografia, all’ikebana in un tono espressivo tra il gioco e la riflessione/meditazione.

Giovanni Bai e Carolina Gozzini sono gli ideatori del logo del nostro Coro.