Le Mondariso
Le Mondariso, com’è noto, lavoravano nelle risaie del nord Italia per circa 40 giorni all’anno, trascorrendo interminabili ore piegate in avanti, con le mani e i piedi nell’acqua, per togliere le erbacce che infestavano le giovani pianticelle di riso. Era un lavoro massacrante, svolto spesso sotto il sole rovente dell’estate, in continua lotta contro insetti, bisce e zanzare che non davano tregua. Il padrone, proprietario della risaia, osservava e controllava costantemente che il lavoro procedesse nel modo migliore. Spesso maltrattava le donne e se qualcosa non funzionava o non era all’altezza delle aspettative, il licenziamento era assicurato. Il canto allora aveva la funzione di rendere meno pesanti quelle lunghe ore, stabilire legami di unità e solidarietà tra le donne, dare il ritmo al lavoro collettivo. Le voci potenti delle mondine risuonavano in ampi spazi, si sentivano a grande distanza, perché tutte e tutti potessero ascoltarle. Attraverso il canto spesso le donne intendevano comunicare al padrone quello che volevano che lui sapesse.