Le Impiraresse

Le Impiraresse, dal dialetto veneto impirar, significa le infilatrici. Le Impiraresse infilavano le perle per le fabbriche di vetro di Murano. Questa attività si svolgeva a domicilio, iniziava in tenera età e proseguiva per il resto della vita. Le donne erano sottoposte a turni molto faticosi per svolgere un lavoro sottopagato e poco o nulla riconosciuto ed erano controllate e spesso sfruttate dalle mistre, nome veneziano per indicare le maestre, ovvero piccole imprenditrici. Lo strumento di lavoro utilizzato dalle Impiraresse era la sessola, il grosso cucchiaio di legno che serviva per togliere l’acqua dalle imbarcazioni e nel quale erano contenute le perle di vetro da infilare per creare gioielli e oggetti decorativi.